Regina di quadri_Welfare/Economia

La riforma Tarzia, relativa ai consultori nella regione lazio, arriva in un momento di crisi, di debito pubblico alle stelle, di disoccupazione e di attacco generalizzato alle lotte sul posto di lavoro. La presunta natura etica di questa proposta nasconde in realtà un progetto: stabilisce nuovi rapporti tra il pubblico potere, gli individui, e il cosiddetto “terzo settore”, facendo pesare su famiglie e associazioni ciò che lo stato non garantisce. Le casse dello stato sono state impoverite da decenni di mala gestione e corruzione. Bisogna ridimensionare, tagliare, favorire accreditamenti, concessioni, appalti. Il pubblico da unico gestore diventa un ente regolatore di tutti i servizi di tipo sanitario e sociale delegando le sue funzioni al cosiddetto “privato sociale”, soprattutto associazioni e volontariato. Il nostro sistema di welfare ha sempre incentivato le famiglie ad essere l’ammortizzatore sociale per eccellenza, il che si traduce in lavoro gratuito e sacrificio delle donne. Introdurre nei consultori figure inquisitorie significa limitare la nostra possibilità di scegliere, già compromessa sul lavoro da precarietà, salari inferiori, discriminazioni e molestie, dalla maggiore ricattabilità contrattuale, da turni inconciliabili con tempi di vita costretti dal lavoro di cura per l’assenza di servizi. La riforma Tarzia vuole esasperare questa condizione legittimandola con la retorica familista del catto–fascismo più becero.

I consultori non sono oratori . Vogliamo autodeterminarci.

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Una risposta a “Regina di quadri_Welfare/Economia”

  1. La riforma Tarzia sui consultori? Incivile, intimidatoria, oscurantista e violenta.
    Dal Centro Donna Lisa (Rm)
    “Gesto incivile…. di intimidazione…frutto di una cultura oscurantista e violenta…”? Rimandiamo al mittente le parole con cui Francesco Filini (assessore alle Politiche Sociali del Municipio IV- Roma) ha risposto alle scritte apparse sui muri della sede municipale in P.zza Sempione. Scritte con cui alcune donne residenti al IV°, hanno voluto esprimere contrarietà all’approvazione, da parte del Consiglio Municipale, della proposta per la riforma dei consultori pensata da Olimpia Tarzia.
    Riformare i consultori nel modo in cui vorrebbe la consigliera della Regione Lazio e co-fondatrice del Movimento per la vita, non restituirebbe affatto ruolo sociale al consultorio ma servirebbe solo a far sentire ulteriormente in colpa la donna che decidesse di abortire, e a farle scegliere la strada dell’aborto clandestino.
    Ribadiamo che la corretta informazione su ogni sistema anticoncezionale è l’unico strumento per prevenire l’aborto, una informazione che dovrebbe essere veicolata fin dalle scuole per educare le ragazze ad una scelta consapevole della maternità. Ma parlare a scuola di sesso, prevenzione di gravidanze e malattie, per un centrodestra – questo sì oscurantista e bigotto – è ancora un tabù.
    Ma ci credono davvero che tutte le donne che si rivolgono al consultorio per richiedere l’interruzione volontaria di una gravidanza (Ivg), lo facciano perché all’origine di questa scelta – sempre e comunque dolorosa -, ci siano motivazioni di carattere economico?
    E comunque, la donna dovrebbe essere messa nella condizione di sentirsi libera di scegliere, senza che associazioni legate a chiesa e parrocchie – legittimate dalla riforma Tarzia ad entrare nei consultori – facciano pressioni di carattere morale e religioso per convincere la donna del contrario, o le offra tutele momentanee perché porti avanti una gravidanza anche se indesiderata. La donna che vorrà abortire, a quel punto, per evitare pressioni e vergogna, sceglierà la clandestinità.
    E allora ricordiamo che i consultori sono nati dalle lotte delle donne per la salvaguardia della salute e della libertà di scelta; per il diritto alla prevenzione ed a una chiara informazione sui metodi contraccettivi; per combattere la piaga dell’aborto clandestino, causa di morte e invalidità per centinaia di donne. E ancora, come donne, ribadiamo il nostro diritto a reddito, casa, istruzione di qualità, salute, asili e prevenzione, a prescindere dalla nostra scelta riproduttiva.
    Centro Donna L.I.S.A – RM
    http://www.centrodonnalisa.it

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