Le donne non ci stanno!

11.11.10

Oggi, di fronte all’approvazione da parte del IV Municipio di un ordine del giorno a sostegno della proposta di riforma dei consultori presentata alla Regione Lazio dall’onorevole Tarzia, che vuole trasformare i consultori in succursali delle sacrestie, dando soldi ai privati e introducendo le associazioni cattoliche antiabortiste all’interno, le donne del IV municipio hanno dato una prima risposta alla cricca integralista che coniuga affari e politica sul corpo delle donne.

CONSULTORI LIBERI, PUBBLICI E GRATUITI

LE DONNE DEL IV MUNICIPIO

Donne contro la legge Tarzia e contro le sue firmatarie

COMUNICATO STAMPA:

Ccontestazione a Isablla Rauti alla Festa del Cinema a Roma, nella giornata sulla salute delle donne

LA PROPOSTA TARZIA NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE DELLE DONNE

La Rauti, come seconda firmataria, contribuisce a minare il diritto alla salute delle donne. Nonostante l’apprezzabilità di un’iniziativa di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, contestiamo fortemente la presenza di Isabella Rauti che perde qualsiasi legittimità a parlare di salute delle donne, essendo la seconda firmataria della Proposta di Legge Tarzia, che farà sparire i consultori pubblici dalla Regione Lazio.

I consultori, presìdi sanitari di base fondamentali per la salute -dove si effettua, ad esempio, lo screening per i tumori- saranno trasformati in enti privati di tutela della famiglia, gestiti non più da personale sanitario ma da fantomatici comitati di bioetica, privi di competenza medica.

Questo avviene mentre il Governo con la legge di stabilità 2011 taglia  il contributo per la  ricerca per il settore della Sanità pubblica – da 91,9 milioni a 18,4 milioni di euro –  e taglia del 43,2% lo stanziamento per il ministero della Salute – dal miliardo e 259 milioni di euro del 2010  verrano tolti 957 milioni.

Contestiamo questa proposta di legge in cui la donna e il diritto alla salute lasciano il posto a dogmi e ossessioni varie di matrice religiosa.

Il coordinamento delle donne contro la Proposta di Legge Tarzia.
Roma, 29 ottobre 2010